#leregoledelgioco

Il gioco è istinto, comunicazione, fantasia, invenzione. È anche improvvisazione, esplorazione, manipolazione, “arte del possibile”. Il gioco è componente decisiva nella formazione della personalità degli esseri umani e resta tale indipendentemente dall’età, dalle vicissitudini esistenziali, dalle condizioni economiche di ciascuno: senza la dimensione giocosa, la vita s’ingrigisce. Il gioco è anche un vettore primario nella dinamica della Rete, dove la creatività viene alimentata dalle componenti ludiche.

Giocare spesso vuol dire rompere gli schemi abituali. Ma si può giocare senza regole? In realtà qualsiasi gioco ha le sue regole: in assenza di queste, l’interpretazione personale e soggettiva può portare ad incomprensioni e malfunzionamenti che allontanano dall’obiettivo e diminuiscono il divertimento.

Si può dire che le regole del gioco donano libertà? Certamente, ma, giocando, infrangerle si può perché così ogni volta si percepiscono i limiti del gioco, si ridefiniscono, si scoprono nuove opportunità e si acquista ulteriore libertà.

Le regole del gioco – se giuste e condivise – sono l’essenza della convivenza, l’ossatura della società, l’architrave della democrazia. Dobbiamo pretenderle e diffidare di chi dice che non servono. Nello stesso tempo, l’eccesso di regole produce effetti altrettanto perniciosi: in Rete come nel vecchio mondo analogico. A fare la differenza sono l’equilibrio e la misura, che consentiranno al mondo digitale di non perdere le sue caratteristiche di Grande Gioco Libero.